Golfisti arrestati: da Al Capone a Scheffler, passando per Tiger Woods e John Daly

Golfisti arrestati: ecco alcune foto segnaletiche
Golfisti arrestati: ecco alcune foto segnaletiche

Scottie Scheffler arrestato e portato via dalla polizia è una scena che ha fatto il giro del mondo. Il più forte golfista del pianeta ammanettato e schedato come un qualsiasi topo d’appartamento non è però un caso unico nel nostro sport. Sono stati parecchi i golfisti arrestati per i reati più svariati.

di Sauro Legramandi

Il primo golfista a finire in manette fu Jack McGurn che di mestiere non faceva proprio il professionista del green. Machine Gun Jack era un sicario del clan di Al Capone e nel 1933 la sua carriera criminale finì proprio su un campo da golf. Tanto per darvi l’idea del personaggio: McGurn non fu condannato per il massacro di San Valentino del 1929 solo grazie alla testimonianza (rivelatasi poi falsa) della fidanzata Louise Rolfe. Quando la verità venne a galla, Jack fu arrestato e accusato di spergiuro ma la fece franca sposando proprio la Rolfe. All’epoca negli Usa vigeva una legge che impediva alla moglie di testimoniare contro il marito.

La passione per il golf lo spinse nel 1933 ad iscriversi sotto il falso nome di Vincent Gebhardi al Western Open di Chicago, girando in 83 colpi. La polizia venne a sapere del fatto (del falso nome, non dello score) e il secondo giorno i gendarmi si presentarono alla buca numero sette con le manette in mano. L’americano chiese (e ottenne) di poter concludere quel secondo e (per lui ultimo) giro. Così marcò un 86 e invece che in clubhouse trascorse la serata dietro le sbarre.

Joe Ogilvie “puzzava di alcol”

In confronto sono bazzecole quelle di Joe Ogilvie, fermato per guida in stato di ebbrezza alla vigilia di una gara nel 2006 a Quail Hollow a Charlotte, nella Carolina del Nord. “Ho sentito che puzzava di alcol” mise a verbale l’agente in servizio. L’ alcol-test confermò l’impressione del poliziotto e Ogilvie fu preso in custodia per diverse ore.

Ogilvie, in carriera, ha 399 partenze sul PGA Tour, 216 tagli superati e una vittoria (a Milwuakee nel 2007).

Matt Every e quella telefonata del vicino

CROMWELL – Matt Every al Travelers Championship 2020 (Foto di ELSA / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Ancora un naso buono dietro l’arresto di Matt Every, due giorni prima del John Deere Classic 2010. Dalla sua stanza di Bettendor (Iowa), qualcuno sentì provenire odore di marijuana. Immediata la segnalazione alla polizia che non poté far altro che constatare e procedere con l’arresto per possesso di sostanze stupefacenti. A fargli compagnia in cella anche due suoi amici. Il PGA Tour lo sospese per tre settimane.

Nel 2019 Every fu sospeso nuovamente per aver violato le regole di condotta sull’uso di droghe. La seconda squalifica fu di 12 settimane.

Due le vittorie in carriera di Every sul PGA.

Bowditch addormentato al volante. E Allenby…


Un Suv che sbandava vistosamente costò invece caro a Steven Bowditch dopo le prime 18 buche del Waste Management Phoenix Open 2017. La polizia lo intercettò e trovò il professionista australiano addormentato al volante. Il tasso di alcol era dello 0,2% superiore a quello consentito.

Il suo connazionale Robert Allenby fu arrestato all’esterno di un casinò a Rock Island (Illinois) dopo aver mancato il taglio al John Deere Classic 2016. Allenby fu accusato di condotta violenta e violazione di domicilio.

John Daly sei mesi lontano dal PGA Tour

Golfisti arrestati: John Daly

E i golfisti arrestati big??  Nel 2008 John Daly fu arrestato una domenica mattina all’esterno di un ristorante a Winston-Salem, nel North Carolina. Daly “sembra estremamente ubriaco e poco collaborativo” venne scritto nel rapporto. Fu condotto nella prigione della contea di Forsyth e lì rimase per 24 ore.

In carriera Daly è stato sospeso per sei mesi dal PGA per una condotta non proprio irreprensibile.

Tiger Woods arrestato nel 2017

Uomini e golf


Ai tempi nostri l’ultimo caso eclatante è stato quello di Tiger Woods arrestato il 29 maggio 2017 perché sospettato di guidare sotto l’effetto di alcol e stupefacenti. Tiger fu trovato addormentato nella sua città, a Jupiter, a bordo di una Mercedes-Benz in un periodo difficile della sua vita, fatto di tanti farmaci dopo un intervento alla schiena.

La foto segnaletica fece il giro del mondo.

Tre anni di carcere per Angel Cabrera

BERTHOUD Nel luglio 2019 Angel Cabrera sul Korn Ferry Tour in Colorado (Foto di JEFF GROSS / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Non se l’è passata per niente bene nemmeno Angel Cabrera. Il Masters Champion 2009 è stato condannato per aver aggredito e molestato l’ex compagna Cecilia Torres Mana. Senza il permesso di un giudice nel 2021 lasciò l’Argentina per volare a Rio de Janeiro. Dopo sei mesi “el Pato” fu estradato a Buenos Aires e condannato per una serie di accuse avanzate dalla stessa Torres Mana, dalla ex moglie Silva Rivadero e da una terza compagna, Micaela Escudero. L’argentino (nel palmares anche lo US Open 2007) si prese due anni come condanna. Ma non finisce qua: l’anno dopo altra denuncia per aggressione e altri due anni di carcere. Dalla prigione Cabrera è uscito nell’agosto 2023.

Ora è stato reintegrato sul Tour.

L’odissea di Olesen

Thorbjorn Olesen all’uscita dal tribunale londinese dopo un’udienza (Foto di Ben STANSALL / AFP)

Un caso a parte il danese Thorbjorn Olesen che nel luglio 2020 fu arrestato all’aeroporto di Londra per aver molestato una passeggera sul volo di rientro dal World Golf Championship a Memphis. Il danese si difese spiegando di non essere in sè dopo “cinque o sei drink e quattro sonniferi”. Sospeso immediatamente e per quasi due anni dal DP World Tour, Olesen fu processato e dichiarato innocente.


2 risposte a “Golfisti arrestati: da Al Capone a Scheffler, passando per Tiger Woods e John Daly

  1. Casi eclatanti e assolutamente da condannare, però …
    Però sono solo 6 casi dal 2006 a oggi, quindi in 18 anni,
    su circa 700 professionisti (quelli che generalmente partecipano assiduamente a gare europee o americane).
    Ovvero lo 0,33 % annuo su 700 professionisti.
    Altri sport (ciclismo, calcio, baseball, ecc..) a mio avviso avrebbero altre percentuali !

    • Tutto vero, però speravo (e pensavo) che la ferrea applicazione delle regole del golf influisse positivamente sull’etica dei giocatori di successo anche fuori dei campi di golf. Non è così evidentemente, e questo si può capire con l’aiuto delle statistiche perché nessuno uomo è perfetto, tantomeno le categorie di persone. Ovviamente ho sbagliato io a pensarla in questo modo.

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